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Nardò,16 marzo_di COSIMO POTENZA:_“La TRASPARENZA rappresenta il primo elemento rivoluzionario che l’ Alleanza per il Cambiamento a sostegno del Candidato Sindaco Pippi Mellone intende integrare nell’azione amministrativa e di governo. La TRASPARENZA costituisce la base del patto etico tra amministratori e cittadini”.

Questa citazione ha regalato una enorme spinta per far giungere l’armata Melloniana al “governo cittadino” .Le parole scritte appartengono al primo punto ” Programmatico della Coalizione” e quindi rappresentano  pesanti macigni ai quali, i nuovi inquilini di palazzo, non potranno sottrarsi per non perdere la credibilità verso i numerosi cittadini che hanno riposto la loro fiducia nelle promesse pre-elettorali. Partendo da questa certezza non riusciamo a comprendere la diatriba scoppiata in questi giorni tra la maggioranza e le opposizioni per il tentativo espresso ed evidente da parte dei primi di impedire i lavori della Commissione Controllo e Garanzia presieduta dal consigliere dott. Carlo Falangone .

Le continue assenze , nelle date fissate per le riunioni, dei componenti della commissione in forza all’amministrazione hanno sancito i propositi di osteggiare i lavori e successivamente questa volontà è emersa anche con l’intervento diretto del Sindaco avv. Pippi Mellone e del Presidente del Consiglio Comunale,l’ing. Ettore Tollemeto con una missiva indirizzata al Prefetto di Lecce dott. Claudio Palomba. Nella lettera , secondo gli scriventi, si mettono in luce delle irregolarità formali previste dal regolamento attuativo della Commissione e Garanzia che delegittimavano di fatto le richieste dei membri della minoranza cittadina. La nostra redazione superando i tecnicismi che possono far pendere la ragione da una parte piuttosto che dall’altra desidera porre una semplice domanda agli uomini che decidono oggi le sorti della nostra città : Una coalizione che ha fondato le basi del proprio successo sulla “Trasparenza” si può arroccare in cavilli burocratici pur di non dare risposte doverose alle richieste che giungono dai cittadini attraverso i loro organi rappresentativi? 

Vogliamo far presente che “occultare” , nel senso letterario di fare in modo che qualcosa non si venga a conoscere, è un diritto che una pubblica amministrazione non si può arrogare di richiedere ed è piuttosto un obbligo e un dovere sancito dalle istituzioni democratiche dare delle spiegazioni quanto più chiare possibili per giustificare le proprie azioni e l’operato nel quale si svolgono le stesse. Valutiamo, inoltre, ancora più gravi le affermazioni del Presidente del Consiglio Comunale l’ing. Ettore Tollemeto nelle dichiarazioni riportate oggi 16/03/2017 nell’articolo della Gazzetta del Mezzogiorno “Commissione Controllo,sale lo scontro” nel quale il Presidente tenta di sminuire la validità delle istanze presentate sulle presunte violazioni regolamentari( risp.-sindaco), questa volta da parte dei consiglieri di minoranza, perchè i proponenti in passato avrebbero agito in egual misura . Cioè si legittima un comportamento inadeguato e inopportuno per il solo fatto che altri, nel tempo, avrebbero commesso gli stessi errori.

Un sorriso ironico è l’espressione più adeguata che sorge spontanea dall’atteggiamento utilizzato , se non fosse una chiave di lettura che amplifica i dubbi sulle capacità di governo di questi nuovi eletti. Ancora una volta vogliamo ribadire che in democrazia non è concesso agire secondo i propri propositi ma attuare gli indirizzi scelti dai cittadini.

E’ inconcepibile ripercorrere , attraverso i metodi usati dalle passate amministrazioni, la continuità nelle azioni gestionali dopo averle a lungo criticate.

E’ giunta l’ora di affrontare i veri problemi che attanagliano il nostro paese e per farlo occorre iniziare a crescere per non rimanere eterni giovani in attesa di diventare adulti.