Nardò,2 marzo_di COSIMO POTENZA _Nella nostra città continuiamo ad assistere a un’opera teatrale tragicomica in cui i cittadini sono inconsapevoli spettatori. In questo scenario l’amministrazione, mentre i cittadini cercano di sbarcare il lunario alla disperata ricerca di un lavoro che non esiste per poter vivere una vita dignitosa, si affanna per distogliere le attenzioni sui problemi che gravano nel tessuto sociale proponendo spettacoli culturali , convegni e riunioni conviviali o sollevando nobili argomentazioni cercando di prendersi cura di docili quadrupedi . Le uniche attività degne di nota sono diventate oramai le numerose diatribe rivolte alla spartizione ambiziosa di posti di comando all’interno della maggioranza.
Non trascorre giorno in cui non ci siano migrazioni di elementi da un gruppo consiliare a un altro , rivoluzioni interne e nuove forze che chiedono visibilità mentre il consiglio comunale non riesce ad approvare nemmeno un piano coste ,il cui iter burocratico è durato lunghissimi anni, privando la città dell’ennesimo strumento utile al fine di migliorare l’accoglienza turistica in una stagione già alle porte e l’economia cittadina. Tutto questo avviene mentre il Sindaco rivolge le sue filippiche a ribadire la sua presunta operosità giornaliera e a difendere i propri colori dimenticando di avere una città con mille problemi da governare. Non riusciamo inoltre a capire l’atteggiamento degli elementi al comando che da lungo tempo non riescono a fornire informazioni dettagliate, verso i cittadini che le richiedono, sulle attività svolte e sulle specifiche argomentazioni di interesse pubblico trincerandosi dietro i silenzi o risposte non esaustive che possano fugare i numerosi dubbi sorti sulle problematiche in atto. Emblematico il caso villaggio “Oasi Sarparea” dove l’amministrazione a oggi non ha preso alcuna posizione nel merito rimanendo in religiosa attesa che si compiano gli atti dovuti nelle sedi regionali.
E’ impensabile che il nostro territorio debba costantemente subire le decisioni che provengono da lidi lontani senza riuscire mai a imporre le proprie direttive seguendo i voleri dei propri cittadini. Pensavamo, a torto, che una volta eletti i Robin Hood della giustizia e i paladini dell’ambiente i poveri cittadini di Sherwood potessero finalmente dormire sogni tranquilli certi di essere affidati o caduti in buone mani. Questa illusione purtroppo è durata solo il tempo di risvegliarsi il mattino seguente ponendo fine a un meraviglioso sogno notturno. Eppure la visione del Vecchio saggio incatenato al maestoso albero di ulivo nella foresta monumentale per evitare che fosse abbattuto , dell’arciere occhialuto sulla cima robusta pronto a scoccare le proprie frecce per impedire che i taglialegna si potessero avvicinare e del frate rotondo a menar a destra e a manca come una furia con la clava appariva nella mente talmente vera e reale da lasciare un amaro ricordo al mattino seguente una volta svaniti i pensieri della nottata .
Vogliamo ricordare, a chi ci governa, che la città non è quella che traspare dai movimenti di questi saltimbanchi e dai numeri forniti attraverso gli organi di stampa che servono solo a ribadire la corposità delle forze messe in campo per poter dettare legge seguendo il logoro manuale Cencelli. Il dovere amministrativo è sicuramente quello di soddisfare i bisogni sociali , economici e turistici che hanno assolutamente priorità sui conflitti personali e beghe di partito . Concludiamo con un avvertimento la gente è stanca di questi giochi sterili che non producono nessun vantaggio per il il paese ma solo per le esigenze individuali . E’ giunta l’ora di pensare in modo esclusivo al benessere comune per non far nascere un nuovo consenso che possa delegittimare questo potere ottuso e arrogante che ci governa in modo approssimativo e senza lungimiranza.