Nardò 8 febb:_di COSIMO POTENZA_Il camaleontismo politico Melloniano prende forma. Vi ricordate in campagna elettorale le mille parole di un   giovane neretino con una visione della politica intrisa di influenze “destrorsesinistrorsesocialiste” , artefice di dardi infuocati indirizzati contro il sistema definito “ancien regime”? ( vi lasciamo visionare il nostro canale youtube per rinfrescarvi la memoria) Con un piccolo sforzo per chi è in modalità “depensante” visto che quel giovane è “il sindaco di tutti i neretini” ,dovrà fare ammenda e ricredersi riascoltando pensieri che oggi appaiono in forte contraddizione con un operato quasi in antitesi alla parola “rivoluzione”.

Questa amministrazione per quanto gli incantatori di serpenti possano spendersi a distogliere l’attenzione ,è figlia di un sistema arcaico e obsoleto cavallo di troia in chi ieri millantava “senza destra e senza sinistra “ma che oggi ha confermato che da quella destra tanto cara al loro stesso lessico ha bisogno di inciuci e apparentamenti, rigenerando la vecchia politica , apparentemente, sconfitta la notte del 19 giugno del 2016  con un azione da manuale ignota a giovani rivoluzionari ,a quanto pare. Una compagine governativa che richiama sistemi collaudati in pensieri ed azioni che farebbero arrossire  il più tenace dei sostenitori che ha creduto a un idea nobile ma, con il senno del poi, irrazionale.

Pura utopia buona per addomesticare menti deboli, pronti a servire senza indugio relegando nel profondo dell’animo una coscienza anestetizzata  da un pensiero comune che si discosta dalla realtà. Ecco il senso del trasformismo legato ad apparentamenti impensabili o quasi, sino ad arrivare allo smembramento  del gruppo di civiche “Alleanza per il Cambiamento” con una compagine di tre consiglieri del fu Riprendiamoci Nardò che si autodeterminano o quasi “trasformandosi” in un identità aleatoria “Giovani in azione” a cui i loro stessi elettori e il movimento di riferimento sono e restano all’oscuro del loro gesto che disicanta cittadini onesti che hanno creduto alla loro personale presunta voglia di mettersi al servizio del popolo sovrano che gli ha eletti. Gesto che non passa inosservato a chi mastica la politica da tempo, dove le pedine degli scacchi gli conosce molto bene e sa , con cognizione di causa, individuare discrasie in un programma elettorale dei buoni intenti ma dalla realizzazione quasi macchinosa e non senza “alleanze” esterne alle quattro mura della città, vitali e necessarie. È difficile non pensare che molte figure giuridiche in questo scenario politico cittadino hanno forti ed evidenti contrattazioni tra il loro appena trascorso e quello che oggi rivestono in seno ad un governo che se pur si dichiara nuovo c’è da credere che stia perdendo credibilità dettata solo ed esclusivamente dalle sue stesse azioni che qualcuno definisce “autolesionismo ” . Ingeneroso a nostro avviso ma forse dopo tutto, testimoni quotidiani dei fatti, qualcosa di vero appare anche a noi … Una nota la vogliamo elargire, a conclusione di questo pensiero, all’opposizione.  Strano ma forse non più di tanto come la minoranza sia silente, tolto il neofita della politica a cui riconosciamo il merito della sua operosa funzione di vedetta, il resto appare invisibile quasi una nebbia che si dirada tra gli scranni del potere. Cosa sarà successo a chi rappresenta la metà degli elettorato cittadino che gli ha votati?