C’è sgomento nell’aria che si respira a Nardò in queste ore e mille sono le domande  e gli interrogativi: è possibile tanta sufficienza? La commemorazione della giornata del ricordo delle Vittime della SHOAH è un dovere inderogabile da parte di chi istituzionalmente rappresenta una comunità, specie se come Nardò ha vissuto in prima linea questa sofferenza.  Sono passati settantadue anni dal giorno in cui i cancelli di Auschwitz furono aperti, una ricorrenza che l’Europa e le Istituzioni tutte hanno ricordato con incontri, iniziative, eventi tenuti dai vari esponenti politici per non dimenticare le vittime del nazismo e del fascismo.

Ovunque nel mondo, tranne evidentemente che a Nardò.

Il sindaco Mellone, De Tuglie, Indennitate la Giunta tutta, il presidente del consiglio Tollemeto ed il consiglio possono liquidare una ricorrenza così importante con una semplice nota sul sito del comune e le bandiere a mezz’asta?

Come è possibile tanta leggerezza davanti alle tristi immagini che rievocano i momenti di questa pagina scura della storia, che da più parti vengono in questo periodo riproposte, proprio perché non si abbia mai più a ripetersi una simile disumana tragedia.

Per quanto tutto ciò possa turbare o “disturbare”, il 27 gennaio è l’occasione per rendere omaggio agli innocenti che hanno versato il proprio sangue; l’occasione per riflettere sulle brutalità di cui l’uomo è capace. Un comportamento quello di questa Amministrazione di cui nessuno parla a Nardò, tranne qualche flebile accenno sui social network, mentre la stampa locale rimane ancora incredibilmente silente e inerte.

Se è vero che la politica è lo specchio che riflette l’immagine di ciò che siamo, il Sindaco e l’intera Amministrazione rappresentano con le loro azioni l’intera comunità.Una Comunità che oggi, in ragione del comportamento dei propri rappresentanti, non accetta di essere etichettata come l’unica realtà oggi lontana da qualsiasi slancio partecipativo e solidale in merito a tale triste ricorrenza. A maggior ragione perché ciò non riflette quella che è la storia e la tradizione del nostro Paese.

Ora appare doveroso un intervento da parte del sindaco Mellone e della sua Amministrazione per cercare di spiegare le ragioni dietro tale inspiegabile comportamento, atteso che comunque nulla potrà mai lavare la vergogna che oggi risiede nel cuore di ogni cittadino di Nardò per l’offesa silente arrecata da questa Amministrazione alle Vittime del genocidio Nazi-Fascista.