Nardò,15 gennaio_di COSIMO POTENZA_ “Indietro non si torna” questa è l’unica frase lucida che è stata possibile salvare dall’articolo del Quotidiano di Lecce (15 gennaio 2017 pag. 29)di questa mattina sulle affermazioni fatte dal nostro Sindaco Pippi Mellone in seguito al possibile e ora quanto mai certo commissariamento dei lavori che prevedono la condotta sottomarina sul nostro territorio.

A questa conclusione si è giunti dopo aver valutato con attenzione l’interesse profuso e il tempo speso ,dopo essere stati eletti , dai tanti sostenitori del No Tub e ambientalisti presenti nell’organico di governo.

Tanti proclami, pochi incontri costruttivi e un cammino silente distaccato da altre realtà operative. Mentre a Nardò si attende con ansia e speranza l’arrivo del Messia ,vestito con gli abiti del Commissario, affinchè possa acquisire poteri decisionali e finalmente possa portare in porto un’opera mostruosa in altre realtà a noi vicine l’impegno , la costanza e le capacità tecniche di professori all’altezza di affrontare questioni così intrecciate e difficili da dipanare hanno portato al successo incontrovertibile le soluzioni prospettate e progettate con il coinvolgimento di organi istituzionali che possiedono poteri risolutivi. Dove si collabora ,si aprono le porte alle idee e si accettano propositi qualificati i risultati si vedono, prova ne è il comunicato riportato sulla pagina FB del Professor Mario Del Prete di questa mattina 15/01/2017 , altrettanto vero è che l’arroccarsi nei palazzi per prendere decisioni al chiuso delle stanze con pochi fidi che non vedono al di là del proprio naso non solo è deleterio per l’immagine antidemocratica che potrebbe uscire fuori ma soprattutto per non commettere i tanti errori che sono stati perpetrati nel breve cammino di governo. I comunicatori che hanno consigliato le parole da usare nell’articolo in questione forse non si sono resi conto che dalla lettura dello stesso escono fuori due uniche certezze.

La prima è la chiara consapevolezza che è necessario Qualcuno, venuto da fuori, che si prenda carico delle responsabilità di portare a termine dei lavori che altrimenti la governance attuale non sarebbe in grado di gestire. La seconda ,non meno grave, quella di sperare che il commissario possa perder tempo a valutare progetti in erba e non ancora venuti alla luce senza eseguire il mandato per cui è stato nominato cioè quello di attuare i progetti già esistenti e approvati nel più breve tempo possibile.

Giocare con l’intelletto dei lettori non è mai buona cosa e utilizzando un termine tanto caro ad alcuni Intelligenti Pauca.