È nota la piccata dichiarazione resa in data odierna dall’ufficio stampa del sindaco Mellone. Inutile rilevare come la stessa risulti essere l’ennesimo ironico tentativo di arrampicarsi sugli specchi attraverso la solita propinazione di affermazioni fuorvianti e senza senso.

Del resto, varrebbe ricordare al primo cittadino, che non si teme un commissariamento quando si ha la certezza di scongiurarne l’avvento, proprio perché una volta disposto non si ha davanti un “interlocutore” ma bensì un soggetto che per legge si sostituisce all’amministrazione inerte, in maniera del tutto svincolata da questa.

Ma tranquilli una buona notizia c’è. Con l’arrivo del Commissario è in arrivo anche un nuovo selfie da aggiungere alla galleria…

Il sindaco di Nardò Pippi Mellone continua ancora, “pro domo sua”, a sostenere l’insostenibile e a fare affermazioni fuorvianti sulla reale situazione.    Nella nota del suo ufficio stampa si legge che: “Chi oggi si erge a professore dimostra di faticare ad accettare di aver perso la poltrona – conclude il primo cittadino – e comunque è lo stesso che l’altro ieri ha votato per il protocollo e la condotta e che ieri ha cambiato idea, votando per la revoca. Permettetemi di scorgere un leggerissimo stato confusionale. Gli stessi consiglieri comunali del Pd che hanno aderito alla revoca, oggi sorridono imbambolati di fronte agli strali di Marcello Risi e del loro segretario. Persone evidentemente nel pallone”.

Attendiamo la risposta della controparte e degli smemorati che a quanto dice votano tutto ciò che passa il convento indipendentemente da chi serve messa e quale sia l’omelia.

Sarebbe invece auspicabile che il sindaco Mellone l’assessore DeTuglie e la presidente della commissione ambiente (finora non pervenuta) in linea con i diktat del suo sindaco, convocassero le associazioni di categoria, cittadini e comitati spontanei, facendo molta attenzione per questi ultimi , in quanto è nota la vicenda del comitato spontaneo NO TUB neritino con a capo Agostino Indennitate nato in contrapposizione alla realizzazione della suddetta condotta sottomarina, le sue vesti strappate sono ancora sparse per le vie di Nardò, oggi grande assente e spettatore titolare del “MinCulPop” in carico allo staff del sindaco Mellone.

Ci chiediamo a questo punto i diritti di chi ed il territorio di chi volessero difendere probabilmente il proprio misero orticello?