In Italia oramai è prassi consolidata, quando si devono far approvare delle normative inique che avvantaggiano pochi e danneggiano i cittadini, usare il tasto della sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso una problematica sentita. Per ottenere questo si fa leva su di una possibile risoluzione della questione accesa per poi far passare, nelle leggi approvate, un testo che accentua ed aggrava gli stessi argomenti trattati.E’ successo per il job act che ha tolto una garanzia certa per i lavoratori sostituendola con una aleatoria a tutela crescenti che non solo non ha migliorato l’occupazione ma anzi ha incrementato di fatto la disoccupazione.

 

Questa linea è’ proseguita con la Buona Scuola che a fronte di stabilizzazioni dei precari oramai divenute obbligatorie ha tolto ai docenti le libertà , le certezze lavorative e il libero arbitrio sulle scelte degli indirizzi di studio, obbligando gli studenti a subire una formazione conformata e indotta certamente poco pluralista. Tutto questo a vantaggio delle scuole private su quelle pubbliche destinando fondi più sostanziosi verso le prime e incrementando restrizioni economiche sulle seconde.

Stessa tattica vincente per le riforme costituzionali dove usando come specchietto delle allodole la diminuzione del numero dei parlamentari e la conseguente riduzione dei costi della politica ,sicuramente non certificati , vogliono asservire la nostra democrazia sotto il controllo di pochi eletti. Questa lunga premessa è stata necessaria per introdurre una tematica molto tecnica che riguarda il riordino del settore giochi che se dovesse essere approvato secondo i disegni portati avanti da questo governo con il sostegno delle lobby del gioco d’azzardo avrà ,in futuro, un impatto sociale devastante.

Come avrete notato in questi giorni stampa e media in generale stanno iniziando a far balzare agli onori delle cronache ” La ludopatia” una vera piaga per le persone coinvolte e le famiglie che hanno nel loro nucleo un soggetto colpito da questa patologia. Certamente ascoltando queste notizie vi indignerete , vi starà a cuore una risoluzione immediata, appoggerete le riforme prospettate, tutto questo senza conoscere ,come sempre accade, cosa si nasconde dietro questa apparente alzata di scudi per un problema mai sollevato in precedenza se non in pochissime occasioni.

Il sottosegretario Baretta PD incaricato dal governo per mettere ordine meglio dire , mani, su un settore che ancora possiede piccole aziende che ruotano intorno a questo comparto che produce introiti superiori a 600 mln di euro l’anno per l’erario , facendo pressione su questo grave problema giustifica la volontà governativa di togliere dal mercato le famigerate Awp, le slot machine, che si trovano posizionate in tutti i luoghi bar , tabacchi e centri commerciali cittadini. Per ottenere questo risultato hanno programmato di ridurre il parco macchine con un primo taglio del 30% previsto per il nuovo anno sino a una dismissione totale entro il 2019. Chi avrà modo di leggere questi “buoni propositi” dirà ben fatto, è giusto , l’azzardo rovina le famiglie e come non essere d’accordo su questa opinione?

Questa realtà apparentemente veritiera può essere smascherata solo dalla conoscenza dei numeri del settore e dei veri obiettivi di queste menti malsane che ci governano. Dai dati di AAMS emerge che al 20/11/2015 sono presenti su tutto il territorio italiano 340.785 Awp apparecchi collegati in rete per giocate pari a 25,4 mld di euro contro 51.971 Vlt che a fronte del loro esiguo numero in confronto alle prime macchine hanno raccolto una somma di giocate quasi pari 21,4 mld . Questa precisazione è necessaria e fondamentale per comprendere la raffinatezza legislativa che si nasconde dietro l’apparente “buona finalità” di facciata.

Entro il 2017 se dovesse passare questo riordino prospettato dai partiti di governo a fronte di una diminuzione 102.000 slot machine presenti negli esercizi pubblici vedremo raddoppiare le sale casinò con l’introduzione di nuove macchine collegate da remoto mini Vlt , trasformando nelle varie città gli esercizi con somministrazione di alimenti e bevande superiori ai 40 mq in dei veri luoghi di perdizione in deroga alle limitazioni imposte dagli enti locali per l’installazione di queste macchine al fine porre argine alla crescente dipendenza dal gioco d’azzardo e al conseguente impoverimento dei territori. Confrontando i numeri è lampante capire che aumentando le Vlt e riducendo le Awp non si risolve il problema anzi lo si amplifica , togliendo tra l’altro ai comuni la possibilità di controllo del territorio tramite dei freni legislativi in caso di incremento di queste inarrestabili patologie. Il governo con questa mossa ha il solo obiettivo di accentrare questo indotto nelle mani di poche multinazionali del settore togliendo di mezzo le piccole aziende , favorendo nella realtà società con sede all’estero piuttosto che altre che pagano le tasse in territorio italiano.

L’imbroglio più grande poi lo si comprende se si prendono in considerazione le due tipologie di macchine in questione le Awp e le Vlt entrambe comunque pericolose ma mentre le prime in una scala da uno a dieci possiamo posizionare l’indice di aggressività senza tema di smentite a cinque per le seconde il dieci è meritato e dovuto. Le Awp a fronte di giocate in moneta di max 1 euro e vincite di max 100 euro chiudono il loro ciclo di payout oggi al 70% ogni 140.000 giocate ciò significa che alla fine dello stesso la percentuale dovrà essere rispettata.

Le Vlt invece hanno un ciclo che si chiude a un milione di euro ciò significa visto che in remoto sono le concessionarie a decidere come spalmare il payout che ogni singola macchina può tranquillamente pagare il 30% a fronte dell’85% previsto per novecentomila euro e concentrare la restante percentuale imposta dalla legge nelle restanti 100.000 giocate. Una truffa bella e buona ai danni dei giocatori che si palesa anche dalle percentuali reali dei pagamenti effettuati comunicate ad AAMS tramite concessionari per queste macchine che superano di poco il 40% a fronte dell’85% previsto dalla legge e che si renderebbe palese qualora la macchina che non avesse raggiunto la percentuale stabilita e prima del fine ciclo fosse dismessa o rottamata, cosa che oggi la legge non vieta. Somme che dovrebbero essere in tasca dei giocatori e invece sono a disposizione dei concessionari esentasse in qualche paradiso fiscale.

Ancora queste diaboliche slot possono essere utilizzate, visto che si possono inserire somme considerevoli in denaro per giocate sino a 10 euro a partita con vincite singole sino a 5.000 euro e jackpot sino a 500.000 euro, per riciclare il denaro sporco attraverso i ticket rilasciati e per rendere ufficiale un provento illecito di fronte ai controlli dell’Agenzia dell’Entrate. Infatti è stato provato anche da trasmissioni televisive come le Iene l’estrema facilità di raggiro del fisco italiano basta inserire le somme di denaro all’interno della macchina e convertirle poi in ticket vincita subito dopo per avere cifre giustificate nel proprio portafoglio.

Con il controllo da remoto, infine e non per ultimo, è facile condizionare l’eventuale vincita favorendo una postazione piuttosto che un’altra o un luogo a danno di un altro e considerata l’importanza dei jackpot in palio è prevedibile che questa situazione si possa verificare. Comprese su grandi linee queste enormi differenze tra le due tipologie di macchine c’e’ da chiedere al governo come prevede di eliminare la ludopatia sostituendo , in parte, le prime macchine Awp con le seconde Vlt e mini Vlt concentrandole in sale che non rispettano i limiti imposti dagli enti locali . Queste domande sono state poste ad alta voce al sottosegretario Baretta dall’Agcai il sindacato di categoria che si è esposto in prima linea per una lotta vera e concreta per questa patologia che deriva dal gioco compulsivo.

Questo sindacato partendo dal presupposto che vietando il gioco lo si fa ricadere nell’illegalità e che comunque oggi queste macchine non sono più un diversivo piacevole e innocuo ma pericoloso e aggressivo suggerisce di tornare a curare l’aspetto ludico delle stesse . Per fare questo occorre modificare l’intero parco macchine proponendo al mercato tipologie di gioco che uniscano abilità e fortuna e nello stesso tempo diano una perdita oraria certa per quantificare l’eventuale introito delle stesse . Un’idea razionale che unisce il piacere del gioco alla necessità di guadagni da parte dei gestori e dello Stato ma che non aggravi in maniera sconsiderata le finanze dei giocatori affetti da questa patologia.

Chiaramente il governo fa le orecchie da mercante ascoltando queste proposte sagge e oneste perchè i veri intenti non sono quelli di combattere le malattie come sbandiera su tutte le fonti di notizie per offuscare le menti dei cittadini ma quello di affidare l’intero comparto nelle mani di poche società con sedi all’estero , anche Lottomatica oramai ha sede legale al di fuori dei confini come tutte quelle che operano a grandi livelli nel settore gioco , e incentivare di fatto la propensione al gioco attraverso queste micidiali macchine Vlt e mini Vltche rendono possibili perdite considerevoli nell’arco di poche ore giornaliere. Con il controllo da remoto poi le garanzie per i giocatori sono assai flebili e chi ha una minima dimestichezza di software puo’ sicuramente dare forza alla nostra tesi.

Per chiudere questa lunga parentesi necessaria data la gravità del problema affrontato e che tra pochi giorni diventerà legge dello stato se gli enti locali e i politici dell’opposizione non dovessero insorgere per contrastare le decisioni prese possiamo ben dire che uno stato biscazziere vuol gestire senza interlocutori i propri polli da spennare, con degli strumenti che facilitano il riciclaggio e rovinano le famiglie che cadono preda di queste macchine infernali. Queste multinazionali che gestiscono i flussi finanziari vogliono creare sudditi dipendenti che si svegliano la mattina per correre a guadagnare dei soldi per arrivare a sera, dopo aver pagato il dovuto alla classe regnante, giusto in tempo per lasciare le ultime risorse nei casinò spuntati come funghi ad ogni angolo di strada.

Per arrivare a questo nuovo modello sociale hanno creato dei nuovi luoghi di incontro e socialità tra i giovani che contengono nel loro interno ogni forma di incitamento al gioco d’azzardo , dal gratta e vinci alle scommesse , dal lotto al superenalotto e così via creando una dipendenza giovanile che crescerà man mano con l’età e la maggiore disponibilità economica. La globalizzazione sta sostituendo la natura umana con dei robot servili pronti ad essere rottamati e rimpiazzati non appena non soddisfano alle esigenze imposte dal mondo controllato dal Dio denaro. Dobbiamo avere la forza di ribaltare l’indirizzo intrapreso per bloccare questo nuovo modello sociale che sta riducendo in schiavitù l’intera umanità. L’informazione soggettiva è un mezzo per contrastare questa involuzione sociale desiderata dai governi e il voto è l’unico mezzo ancora a nostra disposizione per opporsi a queste imposizioni.