La recensione stampa di questa mattina ci vincola a delle considerazioni . A due giorni esatti della riunione tenutasi a palazzo di città con argomento la condotta sottomarina si riporta ,ancora, l’evento dove si enfatizzano intese verbali e strette di mano che qualcuno le confonde per vittorie ma che vittorie non sono. Sono certamente epiloghi costruttivi che promettono azioni, da ambo le parti tra neretini e cesarini ma non è la fine di un problema che ricordiamo ha una sede naturale e delle figure giuridiche che risiedono a Bari a cui si dovrà fare fronte comune per spuntarla e trasformare un intesa in una vittoria,vera.

Ma non è la propaganda l’argomento che vogliamo sviluppare. Nella riunione abbiamo documentato “lo strappo” operato dal consigliere Lorenzo Siciliano (PD) verso il suo stesso riferimento politico, di cui nessuno ne ha dato risalto visto la “rivoluzione copernica” in atto in casa PD a Nardò.

Il consigliere Lorenzo Siciliano ha dichiarato su fb : “Ieri sera (18 ottobre 2016 n.d.r)sono intervenuto nell’incontro tra i rappresentanti delle comunità di Nardò e Porto Cesareo. L’obbiettivo, che fino a qualche giorno fa sembrava difficilmente raggiungibile, di intraprendere un percorso comune sul tema dello smaltimento e riutilizzo dei reflui fognari pare essersi concretizzato positivamente.

Nel corso del mio intervento ho ribadito le ragioni che mi hanno spinto a votare favorevolmente la revoca del protocollo d’intesa, contribuendo in maniera determinante attraverso un emendamento migliorativo che mira a salvaguardare importanti finanziamenti per il nostro territorio.

Ora è il tempo di redigere un nuovo progetto, che attraverso una commissione composta da neretini e cesarini spero possa vedere la luce quanto prima, evitando che lo “stallo” abbia la meglio su questa vicenda. La parola d’ordine, per me, resta una: nessuna condotta sottomarina, nessuno scarico a mare.”

Inoltre ha postato il filmato del suo intervento estrapolato dallo streaming del comune per sottolineare, giusto per chi non crede a certe azioni, la dissociazione della condotta politica del PD cittadino.

Quindi una scissione interna alla stessa minoranza che vede il capo gruppo del PD, Piccione privo del consigliere Risi,autosospesosi (incredibile!) dal partito con una dichiarazione pubblica apparsa sulla Gazzetta del Mezzogiorno e Nuovo Quotidiano di Puglia,cronaca di Lecce,del 20 ottobre 2016, e lo stesso Siciliano che non risponde delle linee programmate del suo segretario cittadino,Giuri, com’è noto a tutti , è in antitesi con le dichiarazioni di Siciliano sulla condotta sottomarina.

Pertanto uno scenario ,nella minoranza, che in questo preciso contesto storico, dove l’attenzione dovrebbe superare ogni barriera o ,peggio, i punti di vista nell’ottica di centellinare ogni azione della maggioranza a difesa di 8.000 elettori che hanno voluto che il PD, o quello che ne resta, sia seduto tra gli scranni di un governo cittadino ora monotematico, viene meno o meglio appare evidente che ognuno ragiona al suo personale “orticello”.

Per questo motivo l’informazione obbiettiva e oggettiva  non la stiamo riscontrando in chi dovrebbe quanto meno mettere alla luce non solo la presunta polvere sotto il tappeto di una maggioranza che sta,di contro, ri_costruendo con fondamenta solide il futuro di questa città, ma quanto meno sforzarsi di ammettere che l’informazione soggettiva e indotta sta minando la credibilità di chi oggi è detrattore di questa amministrazione solo per partito preso.