Si scopre ,nelle file serrate di questa compagine politica al governo, come il dialogo diretto abbandonando l’uso smodato dei social network e le letture, ridicole, di qualche buon tempone che si ostina a divulgare castronerie,serve per provare come fini comuni sono agevolmente raggiungibili. A riprova è la riunione tra amministratori neretini e cesarini sull’argomento: condotta sottomarina.
L’ incontro consumato nella prima serata di martedì 18 ottobre 2016 è stato l’atto finale di una diatriba verbale come documentato sul nostro portale, passo dopo passo, dalla relazione rilasciataci dal signor Aladino Aloisi. E’ chiara la lettura della riunione per comprendere come la questione della condotta sottomarina è ben lungi da avere epiloghi a breve termine .
A conferma basta prestare attenzione alla pessima registrazione dello streaming del comune. Non con pochi sforzi si percepisce ,rivedendo il filmato,come la questione è legata a numeri a sei zeri appetibili non si sa a chi(?), in antitesi con i bisogni di un territorio che comprende una bella fetta di costa ionica, da Taranto sino a Capo Leuca a cui le promesse del governatore Emiliano ,di rendere meno inquinato l’ambiente, stride con opere (avvallate dalla regione Puglia) che dimostrano il contrario.
Quindi poteri forti o presunti tali, che navigano in un mare noto con il carteggio a loro disposizione; mentre i nostri “amici”,o presunti tali, navigano a vista ostentando quel populismo e campanilismo che gli ha resi miopi per spendersi , di contro, in un fronte comune su un problema , ovviamente, comune. Ma i fatti documentano anche che non è mai troppo tardi per avvedersi e intrecciare alleanze di sicuro successo.
Viene alla luce che il pressapochismo politico sia sostenuto da “suggeritori” con comprovata e documentata visione d’insieme circoscritta; si comprende ,quindi, la scelta di rendere in misura minore fruibile l’argomento ,magari, con azioni come quella accaduta nella riunione ,dove il negare l’ampio respiro all’evento con la partecipazione di una comunicazione scevra da approcci di comodo ,avrebbe chiaramente sortito una visione amplificata del problema e non relegandola, come accaduto, a una sparuta cronaca dalla credibilità discutibile.
I dubbi sulla prossima mossa di Mellone & Co.,dopo questo naufragio sulla loro credibilità mediatica, restano. Sarà sufficiente scendere in piazza e gridare da un microfono e stringere mani con pacche sulle spalle a chi sostiene il fronte comune di amministratori e comunità,neretina,cesarina e avetranese contro i poteri forti o occorre rimodulare una strategia che vede la sede della regione terreno primario di una concertazione impegnativa ma vitale?
A conclusione desideriamo soffermarci su alcune considerazioni. Parole come turismo,economia locale, sono legate alla tutela dell’ambiente e a una visione d’insieme chiara e condivisa da chi oggi amministratore che si affaccia sullo Ionio, ha priorità di tutelare e gestire lo sviluppo territoriale che paga un contributo oneroso di indirizzi politici passati unti di pressapochismo.
A ragione di un denominatore comune che coinvolge più realtà sociali, il dovere del politico è quello di prestare fede al mandato dei suoi elettori e alla tutela dei principi cardini della costituzione. Viene difficile comprendere e dare una giusta collocazione sulla presunta buona fede o sulla presunta democrazia partecipata di chi con la “supposta” dell’informazione virale cerca di propinare con vescicante disinvoltura, dissertazioni debilitate di democrazia ma sovradosate di demagogia .
Oggi, alla luce di fatti che si documentano benissimo da soli, dovremo suggerire a chi non ama questo territorio di avvalersi del dono della riflessione interiore e magari di prestare un po’ di attenzione al futuro prossimo del territorio a cui appartiene riponendo nell’armadio le vesti di Masaniello o peggio di tuttologo specializzato nella gestione dell’aria fritta, dopo tutto qui si parla di sopravvivenza e non di bruscolini …