La nostra proposta di legge è pronta. Può diventare legge domani, dunque la prima domanda è chiara: Emiliano la appoggia o no? Chiediamo che il Presidente risponda chiaramente invece di continuare a tergiversare sulla questione.

 

Lo fa, peraltro, rilanciando a distanza di un anno una proposta con la quale non fa altro che accontentare se stesso e i “vecchi volponi della politica”, dal momento che finirebbe per limitare l’attività politica solo a chi si è già stabilizzato da tempo nel mondo del lavoro: ricchi e anziani, escludendo dunque definitivamente i giovani.

Dunque dietro questa “proposta per ridurre gli stipendi” si nasconde semplicemente una legge attraverso la quale Emiliano cerca di preservare i propri interessi, una legge “SalvaEmiliano” che gli permetterebbe di continuare ad intascare un lauto stipendio che oggi, non vorremmo sbagliarci, si aggira intorno ai 14.000€ al mese, alla faccia dei cittadini in crisi. Tralasciamo poi gli evidenti limiti tecnici della proposta del Presidente, quali ad esempio la complessità nel calcolare correttamente un mancato guadagno per chi ha partita IVA o per chi ha fatturato cifre altalenanti nel corso degli anni.

E allora ad Emiliano facciamo la nostra seconda domanda: anzichè limitarsi a parlare da oltre un anno di riduzione degli stipendi, perchè non se lo riduce già da subito come abbiamo già fatto noi? Mentre lui parla infatti, noi del Movimento 5 Stelle ce li siamo già ridotti dal primo giorno e già restituiamo la parte di rimborsi che non utilizziamo. Solo nei primi 5 mesi abbiamo accumulato 116.000 euro con cui stiamo finanziando la realizzazione di 15 sale cinema nei reparti pediatrici degli ospedali pubblici di tutta la Puglia, (la prima sarà inaugurata a Bari il 30 settembre) nonché l’acquisto di alcune apparecchiature mediche che oggi mancavano in molti ospedali, soprattutto nei reparti pediatrici.