Finalmente è stato dato un chiaro ed inequivocabile segno, da un’amministrazione neretina ,nel ribadire con un secco No alla volontà di AQP e degli intrecci finanziari correlati di realizzare una condotta sottomarina per lo scarico a mare dei reflui fognari di Nardò e Porto Cesareo.
Il consiglio comunale in questa data storica 6 settembre 2016 si è espresso in maniera unanime sulla revoca di quell’atto ignobile che di fatto avrebbe sancito la realizzazione di un nuovo eco-mostro sul territorio.
Un paradosso inesplicabile è stato il voto favorevole di coloro che il 29 Gennaio scorso si erano pronunciati in maniera differente approvando il protocollo d’intesa oggi cancellato.
Un cambiamento di rotta lodevole se fosse frutto di una presa di coscienza dell’errore commesso ma le tante eccezioni contrapposte ed i tentativi maldestri di giustificazione hanno fatto intendere un pentimento di facciata piuttosto che di una vera presa di posizione.
Riprendiamoci Nardò con il capogruppo Andrea Giuranna ed il sostegno dei consiglieri di riferimento Augusto Greco e Giuseppe Verardi ha ribadito lo sforzo profuso, sin dalla nascita dell’associazione, insieme ad altre realtà cittadine nel contrastare duramente questo progetto volto alla distruzione di una risorsa unica ed impagabile come il nostro mare.
Un anno di lotte , informazione porta a porta , raccolta di opinioni contrarie ai reflui fognari in mare che sono sfociate in una richiesta di referendum popolare disatteso da chi voleva imporre la propria linea ai cittadini.
Un primo grande passo è stato compiuto quello di unire un’ intera città sotto la voce di un No deciso alla condotta sottomarina e la scelta assennata di usare un recapito finale che preveda un riutilizzo totale dei reflui depurati in agricoltura.
Questa unità di intenti darà la forza al nostro sindaco Pippi Mellone di ribadire nelle sedi opportune la volontà di un intero paese .
Per dare risalto all’indirizzo intrapreso il primo cittadino al termine del suo intervento in seno al consiglio comunale ha ribadito a chiare lettere “difenderemo il nostro mare anche con i carri armati se necessario”, segno di una città oramai stanca di subire vessazioni volute dall’alto che la danneggiano da decenni.
Chi vorrà continuare a distruggere il nostro territorio, aggiungiamo noi, avrà da oggi di fronte dei cittadini consapevoli del loro potere che compatti ostacoleranno questi intenti e il nostro gruppo Riprendiamoci Nardò sarà come sempre in prima linea a combattere chi ha come unico scopo quello di usare la nostra città per interesse personale ignorando il benessere sociale e la salvaguardia dell’ambiente.
Riprendiamoci Nardò
Marco Raho
Elvis Perrone
Aladino Aloisi