Il tema delle politiche sociali attanaglia da molti anni i comuni di tutta Italia, che si ritrovano spesso costretti a tagliare le spese della voce “welfare” per coprire le perdite presenti nel bilancio.  Ne parla la candidata al consiglio comunale Martina De Marco Agrosì -”Politiche di tipo sottrattivo, infatti, sono state attuate dagli anni novanta per sopperire ai debiti che i comuni hanno contratto nelle fasi di crisi, lasciando moltissime famiglie e soggetti a rischio senza alcun tipo di tutela.

 

Fra le emergenze che i comuni si sono ritrovati a fronteggiare quella dell’accoglienza ha coinvolto particolarmente il comune di Nardò: nel 2011, infatti, l’amministrazione non si è costituita parte civile nel processo “SABR” contro il caporalato, ignorando i rischi e le enormi conseguenze sociali che ne sono derivate: fra i soggetti che si sono ritrovati privi di tutela vi sono gli immigrati e i braccianti che per sopravvivere sono stati costretti a sottostare alle condizioni disumane cui i caporali li hanno sottoposti.

I caporali – prosegue Martina De Marco Agrosì – sono degli intermediari illeciti fra lavoratori ed imprenditori agricoli che, per risparmiare, ricorrono a questi “mediatori” che si occupano di reclutare manodopera a basso costo.

Il M5S da anni è attivo sul territorio per contrastare le nuove forme di sfruttamento attuate attraverso queste “agenzie interinali” illecite.

Lavorare sotto un caporale significa infatti percepire un guadagno di massimo 25 euro al giorno per un totale di ore lavorative che superano di gran lunga i massimali previsti dalla legge.

Per arginare questa piaga sociale totalmente ignorata dalle Istituzioni (ricordiamo il caso dell’ex falegnameria sgombrata dall’amministrazione Risi) il MoVimento favorirà la formazione di un vero comparto agricolo stabile ad alta biodiversità e potenzialità di trasformazione, che andrà a favorire l’ingresso dei giovani e a rilanciare il settore dell’agricoltura, di vitale importante per il territorio neretino.

A tal fine verrà utilizzato il nuovo “PSR 2014-2020” sulla politica rurale con l’obiettivo di riformulare il vecchio sistema intensivo, favorendo pratiche che abbiano meno impatto dal punto di vista sociale ed ambientale.

Si incentiverà – afferma la pentastellata – inoltre la diffusione di un agricoltura non industriale: ricreando una filiera locale di vendita e trasformazione, di fatto, si ridurrebbe notevolmente la dipendenza dalle GDO (Grande Distribuzione Organizzata) che, imponendo prezzi disumani, strozzano i piccoli e medi imprenditori costretti a ricorrere allo sfruttamento illecito di manodopera.

Si evince – conclude Martina De Marco Agrosì – da quanto detto fin’ora come il MoVimento 5 Stelle Nardò stia coinvolgendo a 360 gradi anche i cittadini più deboli nella costruzione di un modello di welfare di comunità, con l’unico fine di impedire nessuno resti escluso dalle dinamiche comunali e resti sprovvisto di una qualsiasi tutela”.

 

Martina De Marco Agrosì

Candidata consigliere nella lista del MoVimento 5 Stelle