A distanza di 8 anni dalla chiusura, mai perfezionata, la bomba ecologica Castellino è ancora un guaio irrisolto. Una discarica mostruosa che da 25 anni turba la vita dei neretini e che non è ancora stata messa in sicurezza: una bomba che esplode ogni giorno nella mente e sulla pelle dei neretini.

 

 

Non sono bastati i dati shock sulla presenza di nichel e arsenico nei pozzi spia a smuovere la situazione. Comunicati, tavoli, e annunci, perfino di un dossier da inviare alla procura (del quale non si è saputo mai nulla!), sono state le uniche aleatorie risposte di Risi e dei suoi ad una emergenza concreta.

 

Intanto i casi di cancro, leucemia e malattie della tiroide crescono esponenzialmente nella nostra Città e nessuno chiarisce eventuali legami. Inoltre nessuno ha mai fatto chiarezza sulle dichiarazioni del pentito Schiavone, relative alla presenza di materiale radioattivo in numerose discariche del sud Italia (una anche nel Salento).

La Giunta Risi-Maglio (quest’ultimo assessore all’Ambiente dal 2011 al settembre 2014) non ha fatto nulla per la messa in sicurezza dell’impianto e ha rifiutato la nostra proposta di rivolgersi alla Procura della Repubblica per le prospezioni gratuite. Qualcosa anzi fece: siglò un accordo per portare a Nardò le eco-balle di Cavallino (molto poco eco tanto da essere difformi alla normativa). Accordo che fortunatamente riuscimmo a bloccare!

 

Al centro della nostra azione amministrativa, come primo punto del nostro programma, ci impegniamo ad affrontare con ogni mezzo il problema della messa in sicurezza ed eliminare il disastro principe della politica neretina degli ultimi 30 anni. Individueremo i fondi messi a disposizione da Ministero dell’Ambiente e Comunità Europea.

 

Intanto, da cittadini, stiamo per scrivere al neo responsabile dell’ Antimafia leccese Antonio De Donno, chiedendo che Castellino finisca sotto la lente d’ingrandimento della Dia.

 

Pippi Mellone

Candidato Sindaco

Alleanza per il Cambiamento