Nelle corti del centrosinistra non mancano i giullari che, puntualmente, in ogni tornata elettorale vanno in giro ballando, cantando e raccontando favolette per imbrogliare gli elettori. Prima Vendola, candidato presidente della regione, a piazza Salandra sentenziò che l’ospedale di Nardò non sarebbe mai stato chiuso.

Risultato: chiusura definitiva. Poi fu la volta di Risi candidato sindaco della città, sempre dal palco di piazza Salandra: “ mi opporrò con tutte le mie forze alla chiusura dell’ospedale”. Risultato: zero assoluto.

Oggi, elezioni comunali, qualche candidato del centro sinistra suggerisce al consigliere regionale Abaterusso di proclamare l’imminente costruzione di un mega ospedale nei pressi di Nardò. Se potessero cantare in coro cento cornacchie, questa sarebbe la risposta più adatta da dare all’ennesimo politico che burla i cittadini. La situazione della sanità in Puglia è catastrofica, e lo sarà ancora di più con i prossimi riordini che riguarderanno le strutture limitrofe a Nardò, con il conseguente aggravarsi dei disagi sulla povera gente.

Forse, col senno del poi, e con un atteggiamento meno campanilista che spesso assumiamo insensatamente, aveva ragione l’onorevole Fitto, quando in un consiglio comunale infuocato, cercava di comunicarci il suo di piano di riordino, che pur chiedendo qualche sacrificio a Nardò, privandolo di alcuni reparti come ostetricia-ginecologia, tuttavia lo vedeva centro di eccellenza su altri settori.

 Già allora il movimento LIBRA dal sottoscritto rappresentato intervenne a favore di tale piano contro una città che aveva paura che i propri figli nascessero fuori Nardò. Oggi, grazie al centro sinistra, non solo si nasce fuori Nardò ma purtroppo si soffre e si muore. Grazie

Per il movimento politico LIBRA

Roberto Russo e Oronzo Capoti