Siamo a ridosso delle elezioni comunali 2016 e come in quelle del 2011 al centro dei “fantomatici progetti” vi sono i giovani neretini. Sono tanti gli slogan dei politici e politicanti neretini a favore dei giovani, ma alla conta dei fatti in pochi ci credono; basti pensare alla vecchia e ancora in carica classe politica presente in consiglio comunale…

Si parla di giovani soprattutto per quanto riguarda lo sport in generale, ma chi si muove è sempre qualcuno che non ha a che fare con l’amministrazione comunale, sia per quanto riguarda il calcio, il basket e anche per gli sport minori. Ogni anno si aprono bandi e al tempo stesso si chiudono, la piscina comunale un giorno è in fase di progetto, un giorno sono in corso riunioni segrete (immaginarie?!) con privati, il giorno seguente a Nardò non serve.

Sul Palazzetto, ora denominato Pala Andrea Pasca Nardò, ci sarebbero da dire tanto ma una sola parola è suficiente, vergogna; anno dopo anno si sperperano soldi pubblici per ammodernarlo (ammodernare che?!) e non si riescono a intercettare i fondi statali dedicati allo sport per poter finalmente costruire un vero palazzetto per una città come Nardò che sogna di approdare nella serie B2 di Basket.

Si parla di giovani anche nell’attualità; Nardò nella provincia di Lecce è una delle poche che non dà riferimenti ai giovani che hanno voglia di affacciarsi alla politica, il funzionamento del Forum Giovanile è un diritto dei giovani neretini. Attraverso il Forum tanti giovani potrebbero avere la possibilità di confrontarsi su tanti aspetti locali e non, legati allo sport, alla cultura, allo spettacolo, al turismo, al commercio e a tanto altro.

Si parla di giovani nel lavoro… quale lavoro? Un “posto” per pochi mesi e per la maggior parte dei casi in nero, dato non per aiutare economicamente, ma solo per uno scambio di voti, che non serve adiminuire la disoccupazione giovanile, ma solo ad aumentare la corruzione e il clientelismo. Il lavoro bisogna ricercarlo nelle imprese locali, incentivandole ad assumere giovani con la voglia di lavorare e di voler fare esperienza, il lavoro lo si crea sfruttando le proprie marine con la costruzione di strutture su terreni sequestrati o su immobili comunali abbandonati sul territorio neretino.

La parola giovane calza a pennello anche con il turismo, da qualche anno a questa parte la città di Nardò assieme alle sue marine è diventata una vera meta turistica, non si parla solo di turisti del fine settimana ma anche di investitori stranieri che con l’acquisto di immobili e di grandi aree edificabili garantirebbero la realizzazione di grandi villaggi e strutture che potrebbero essere di vitale importanza per questa città sia per quanto riguarda il turismo sia per quanto riguarda il lavoro. Santa Maria al Bagno, Santa Caterina e Sant’Isidoro per non dimenticare Porto Selvaggio e tutte le aree dell’entroterra neretino sono una “cartolina” non da tenere chiusa nel cassetto, ma da migliorare e rendere ancora più appetibile sotto ogni punto di vista, dall’organizzazione di eventi estivi, alla necessità di offrire servizi come quelli garantiti dagli uffici comunali in almeno due delle tre marine, apertura di bagni pubblici, installazione di postazioni mobili con informatori turistici, presenza di sportelli bancomat prendendo contatti con i principali istituti bancari.

Al centro di tutto ciò, i GIOVANI devono essere i portavoce di un CAMBIAMENTO RADICALE della vecchia classe dirigente, ma soprattutto di coloro che non vogliono il bene della collettività, ma solo il bene delle loro tasche!

GIOVANI NERETINI il compito non finisce votando, ma partecipando attivamente alla vita del nostro Comune.

Da ora in avanti CHI SBAGLIA DEVE ANDARE A CASA!

IO CI CREDO PER UNA NARDO’ IN MANO AI GIOVANI.

Federico Felline, candidato “Nuovocorso per Nardò” al consiglio comunale elezioni amministrative 2016