Nessun atto formale può sospendere l’efficacia di una decisione assunta dal consiglio comunale. A meno che non si faccia una nuova seduta di consiglio per revocare la decisione assunta il 29 gennaio. 25 giorni fa…

In pratica a distanza di un mese il consiglio comunale dovrebbe smentire se stesso dando prova plastica della schizofrenia politica e della ben nota incoerenza di Risi e dei Suoi che descrivevano appena 7 giorni fa la condotta a mare come “soluzione all’avanguardia presente nei principali Stati occidentali”.

 

Altri atti sono inutili ed inefficaci.

Noi conosciamo Risi e la sua patologica abitudine a mentire e continueremo per la strada più utile per la città.

Le carte per il ricorso sono sul tavolo dei nostri legali che nelle prossime ore redigeranno il ricorso al Tar dato il ritardo (solo il 15 febbraio scorso) con cui è stata pubblicata la delibera di Consiglio comunale sull’Albo pretorio on line (momento da cui decorrono i termini di 60 giorni per impugnare davanti al Tribunale amministrativo).

 

Date le ingenti spese da sostenere chiedo a tutti i cittadini liberi che lo volessero fare di versare anche una piccola e simbolica somma al seguente conto corrente: IT38 Z086 0379 8202 1000 0705 551 intestato all’avv. Massimo Dell’Atti, componente della Commissione comunale per il Referendum, aperto presso la Bcc di Leverano, Filiale di Nardó, specificando nella causale “Ricorso al Tar contro la condotta sottomarina”.

 

Solo i giudici possono fermare Risi e i Suoi.

È facile immaginare che enormi interessi economici si annidino dietro la realizzazione di una opera mostruosa di tale portata. Una condotta a mare che costerà oltre 13 milioni di euro e sventrerà la nostra Terra paralizzandone la vita per almeno 2 anni e distruggendo definitivamente il nostro Mare.

 

3.500 cittadini reclamano democrazia e giustizia e noi come al solito faremo loro da portavoce.

 

Pippi Mellone

Candidato Sindaco

Alleanza per il Cambiamento