L’impopolarità di questa amministrazione uscente sta toccando ,ormai, punti di elevato profilo kafkiano. Ultima in ordine di quel disordine organizzato di Risi & Co. è la ricandidatura del “nuovo” presidente del consiglio comunale. Dopo i fatti noti di uno scandaloso “fattaccio” morale a conferma come il “Re nudo” abbia perso quello smalto e quella lucidità di incantatore di serpenti che ha fatto la fortuna di questa compagnia di ventura in quattro anni di pressapochismo millantato per “buona politica”.

I fedelissimi del primo cittadino,infatti, non hanno pensato di riparare in una dignitosa e auspicabile dimissione atto dovuto, secondo il nostro modesto parere, alla luce di quella questione morale che dal caso farmacia,ospedale,discarica,balzelli e affini sono la dimostrazione della loro palese incapacità a governare in favore di questa città. Incapacità  resa possibile quando la coscienza che dovrebbe collegare mente e cuore , ha fatto posto a mente e fegato con l’aggravante di aver percorso una via preferenziale.

Ci stupiamo , ma non più di tanto, come si cerca, disperatamente, di far finta di nulla di come si pensi ,a non pochi mesi dal fine mandato, di ponderare e amplificare la loro stessa impopolarità anche con evidenti conflitti di interessi e affini che farebbe arrossire la stessa loro compagna Severino …

Ripescare soggetti morbidi dell’opposizione millantando la sua proverbiale disponibilità a non averli mai “punzecchiati” con un acuminato forcone, è come ammettere che la stessa opposizione tolto “il Che che non Che” e qualche impavido temerario non era ciò che voleva essere ma anche li c’era un evidente conflitto di interessi?

Ancora una volta il profilo del pennivendolo di regime non ci coglie impreparati ma consapevoli che questa città soffre di un male incurabile dove non si dovrebbe tanto rimuginare alla ricandidatura di un pari ma forse riflettere a rivalutare una classe politica che oltre aver fatto il suo tempo occorre urgentemente ricambiare, ovviamente non solo loro …