Come un moderno Cagliostro ,il primo cittadino neritino a non meno di otto mesi dal fine del suo mandato rimescola, un’altra volta, le carte. L’azzeramento della sua giunta rimette in primo piano l’esito delle prossime elezioni amministrative che lo vede, strano ma vero, papabile per una sua ricandidatura bis.  A quanto pare l’ architettura geo_politica locale gioca a suo favore. Le continue manifestazioni, a limite dello scandaloso, di fioriture di movimenti ad personam, più votate a interessi personali che al bene comune; la risolutezza di collaudati gruppi “pragmatici” di volubile posizione nazionale, che si stanno spendendo a trovare l’uovo di Colombo da proporre da martedi prossimo al sindaco e ai suoi fidati “bravi,manzoniani” per mercanteggiare crediti e arrivare “sereni” a una rielezione quasi dovuta.

 

La dovuta ,intesa come la mancanza di un alternativa valida che sappia , come ha fatto Risi a tener uniti un arcobaleno di colori politici mutevoli e individualistici sino al midollo. Se vi sembra poca cosa vi invitiamo a ricordare i mandati di Vaglio uno e Vaglio bis dove l’incostanza dei suoi , minata anche dal solito mentore antagonista all’acqua santa, ha fatto precipitare questa città al commissariamento …

Non ultimo la sterile presunzione di qualche capopopolo che affidandosi a un manipolo di seguaci e di consensi virtuali dei social network si illude o illude, fate vobis, che c’è la possibilità che il mondo neritino giri alla rovescia, che l’elettore sia artefice del suo destino e che i miracoli siano a portata di mano come i distributori automatici , basta mettere la monetina e digitare il miracolo desiderato. Pura e robusta utopia a quanto pare !

Dalla Carta di Risi varata mercoledi 16 settembre 2015, più una letterina di desiderate dopo un ineccepibile mandato lo slancio, privo di protezioni, del primo cittadino che fa proclami che solo un illusionista alla Harry Houdini potrebbe confezionare.

Rimettere una pezza a colori sui suoi fallimenti e risollevare l’economia locale con l’ausilio della bacchetta magica della fata turchina. Lo smaliziato pinocchio /machiavellico appare , visto il pubblico pagante che pende dalle sue labbra, un ‘altra “marachella” che innegabilmente lo premierà tra le urne targate 2016, perché dalle statistiche il neritino è più incline ai giochi di prestigio, ai balletti, alle sceneggiate e alle sagre che lo appagano del suo innato ego tanto da scegliere con oculata attenzione il suo amministratore … se vi sembra poco!

Tutto questo scenario del primo mandato costruito ad arte da una coalizione , quella targata 2011 che lo ha reso vincitore quattro anni fa con un risicato 29,89 % e che ora una buona parte di “scapigliati” & di “arrabbiati” mancano all’appello: cosa Vuoi dopo tutti se gli hai delusi mancando i trenta punti o quasi del programma elettorale una ragione ci sarà !” quindi trovare altri alleati è un atto dovuto per i sogni nel cassetto di un uomo politico che ha nell’arte del governo comprovata esperienza e che ora gioca una carta importante conoscendo bene il gioco e i suoi avversari …