Il programma della manifestazione prevede il raduno alle ore 9.15 in Piazza Cesare Battisti. Alle ore 9.30, in Largo Caduti Guardia di Finanza, sarà deposta una corona al monumento ai Caduti della Guardia di Finanza. La manifestazione prosegue a Piazza Umberto con una seconda deposizione di corona al Monumento ai Caduti.
La cerimonia di deposizione sarà replicata in Piazza Salandra alle ore 10 dove il Sindaco Marcello Risi, accompagnato dalle massime Autorità cittadine, dai rappresentanti dell’Amministrazione Comunale e del Consiglio, depositerà la corona alla lapide che ricorda Matteotti, Don Minzoni, Amendola e i Martiri delle Fosse Ardeatine.
Sempre in Piazza Salandra il Sindaco Marcello Risi terrà il suo intervento.
Subito dopo saranno consegnati gli attestati di benemerenza al valor civile all’ Associazione Nazionale Bersaglieri – sezione di Nardò “Salvatore Giuri” , all’Associazione Nazionale Marinai d’Italia – sezione di Nardò “ Marra-My- Spagnolo”, all’Associazione Nazionale Carabinieri – sezione di Nardò “Salvo D’Acquisto” , all’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia – sezione di Nardò e all’Associazione Nazionale Polizia di Stato – gruppo di Nardò.
Nelle pergamene rilasciate alle associazioni Combattentistiche e d’Arma si legge la seguente motivazione: “Per il costante contributo a tenere viva la memoria dei processi di maturazione e di lotta che hanno condotto il nostro Paese alla Liberazione dal nazifascismo”.
A conclusione della manifestazione sarà consegnata a Francesco Tempesta, nostro concittadino di 93 anni, testimone della dolorosa e sanguinosa pagina di storia della Guerra in Russia, una pergamena con la quale la Città di Nardò, nella giornata in cui si celebrano i 70 anni della Liberazione ,vuole rendere omaggio e onorare la memoria della sua esperienza.
Questa la motivazione: “A Francesco Tempesta, memore di una stagione di drammatici eroismi consumati in nome di un esasperato patriottismo, protagonista e vittima di un malinteso senso del dovere in nome del quale migliaia di giovani furono mandati a morire lontani dalla terra natia, dalle famiglie, dagli affetti più cari, in un’ immane carneficina che fece strage di corpi e di valori.
La memoria della sua esperienza sia di monito alle giovani generazioni per un impegno civile che crei le condizioni per una pace e una convivenza tra i popoli salda e duratura.”
La storia di Francesco Tempesta è una storia di coraggio, umanità, spirito di sacrificio, di valori che sono valsi a mantenere inalterati i vincoli di solidarietà, di rispetto, di senso del dover e di disciplina dei soldati italiani di quel tempo anche di fronte al pericolo, alla sorte avversa e alla tragedia. .
Francesco Erviso Tempesta è nato a Taurisano il 4 ottobre 1921. Vive a Nardò da quando aveva 19 anni. E’ sposato con Graziella Cordella da 69 anni. Insieme hanno avuto sette figli il prossimo 26 dicembre coroneranno i 70 anni di matrimonio.
Ancora oggi, con i suoi 93 anni, questo concittadino non si capacita dell’orrore di quella pagina di storia che sommò altro sangue e altro dolore ad una guerra assurda.
Così ricorda quella pagina di storia e della sua vita:
“Avevo vent’anni quando partii il primo gennaio 1941. Da Lecce arrivai in treno a Civitavecchia. I più anziani furono subito mandati a combattere in Jugoslavia. Noi giovani invece finimmo a Santa Severa e da lì partimmo per destinazione ignota.
Ci dissero soltanto che una volta giunti a destinazione le monete che avevamo in tasca non sarebbero servite più a nulla.
Facevo parte dell’82esimo Reggimento Autotrasportabile, una sezione della Fanteria. Arrivammo a Budapest e ci venne riservata un’abbondante cena. Da lì salimmo su carrette stretti come sardine e spediti in Romania. Proseguimmo per la Basarabia, una zona tra le attuali Ucraina e Moldavia.
L’obiettivo era di avvicinarci alla Russia.
Quanta paura! Avevo in tasca solo quelle inutili monete italiane. ….. ….”