Apprezziamo che un cittadino-assessore-ambientalista come il dott. Natalizio denunci atti di puro vandalismo perpetrato a danno della collettività a Portoselvaggio. La domanda che nasce spontanea è : “Chi controlla Chi” ? come documentato evidentemente latitante non solo a Portoselvaggio ma un po’ su tutto il territorio neritino … A buon intenditor … (n.d.r)    Puliti a casa loro, “porci” a casa degli altri… Non si potrebbe pensare altrimenti, quando ci si trova davanti a ben tre aspirapolvere abbandonati nel bel mezzo del Parco Naturale Regionale di Portoselvaggio – Palude del Capitano Infatti, si presume che chi faccia un uso così massiccio di tale elettrodomestico, “consumandone” addirittura tre, sia una persona che tiene all’igiene e alla pulizia della propria casa.

 Allora, viene spontaneo chiedersi: perché “sporcare” la bellezza di un luogo pubblico e patrimonio di tutti qual’è l’Area Protetta di Portoselvaggio – Palude del Capitano? La risposta, a mio avviso, potrebbe essere: perché è un incivile egoista che pensa solo al proprio orticello, pensando che il resto siano problemi degli altri (tanto prima o poi c’è chi pulisce). Questione di mentalità. 

Non sarebbe costato niente, all’incivile, anziché prendersi il fastidio di deturpare un luogo pubblico, andare a conferire gli aspirapolvere nei luoghi deputati, come per esempio, l’ecocentro della ditta che gestisce il servizio di igiene urbana del Comune. Oltretutto gratuitamente. Per fortuna, seppur in ritardo, la Polizia Locale ha iniziato una seria attività di vigilanza attraverso sofisticate videocamere, acquistate dall’Ufficio Ambiente del Comune (e di questo bisogna dare atto all’Assessore Francesca De Pace), contro l’abbandono improprio di rifiuti, che ha già consentito di sanzionare molti cittadini indisciplinati. Chissà che prima o poi, non capiti anche il “maniaco della pulizia” che ha deturpato un angolo del nostro Parco liberandosi dei suoi attrezzi del mestiere (gli aspirapolvere, appunto).

Mino Natalizio – Assessore alle Politiche Culturali