Gli “Amici del Museo di Porta Falsa” evidentemente non riescono a capire la differenza tra bene pubblico e privato; il Prefetto di Lecce ha dovuto chiedere notizie riguardo alla concessione del Torrione del Castello in quanto bene pubblico che non può essere usato in maniera discrezionale / clientelare ma deve essere gestito con imparzialità e nel rispetto della normativa che in questo caso è quella sancita dall’art.1803 del Codice Civile che definisce il contratto di comodato d’uso.

Siccome, invece, di seguire la suddetta normativa l’Amm.ne Comunale ( delibera di giunta n.136 del 07.12.2011 ) ha preferito procedere ad “Assegnazione temporanea nel periodo natalizio e fino al 20.01.2012”ci troviamo di fronte ad una palese violazione delle regole che si traduce dunque in un atto che non può essere definito in altro modo se non favoritismo visto che delle otre 50 associazioni culturali esistenti a Nardò nessun altro ha sinora beneficiato del trattamento riservato agli “Amici”… del Museo di Porta Falsa. E’ naturale che tutto ciò abbia prodotto non le “pseudo-lamentele” bensì un esposto al Prefetto. E’ appena il caso di rilevare che l’Amministrazione Comunale attraverso un contratto di comodato avrebbe dovuto chiedere almeno il rimborso delle utenze e verificare che l’Associazione prima di avvantaggiarsi dall’uso di un bene pubblico fosse in regola per quel che concerne deposito dello statuto, assemblee degli organi statutari, deposito di bilanci, ecc.

La proposta degli “Amici del Museo di Porta Falsa” di consegnare tutto il patrimonio esposto nel Museo al Comune è senz’altro da accogliere in modo da incrementare un Polo museale che potrebbe essere accolto in appositi ambienti evitando sistemazioni precarie.

 

Nardò, 10.02.2015

 

Il Direttivo di Città Nuova