Alla fine del 2010 ho aderito al progetto del MoVimento 5 Stelle per:

 

1) arginare la volgarità nelle istituzioni;

2) diffondere la tolleranza;

3) dare voce a chi non ne ha;

4) bandire la violenza, anche verbale;

… e per realizzare altri imprescindibili principi.

 

Il bilancio, dopo quattro anni di aspettative, è disastroso. Per tanti versi il MoVimento 5 Stelle è una forza politica moralmente superiore alle altre; per altri versi, invece, ha dimostrato di essere un serbatoio di pericolosa e diseducativa anarchia, dove vale la legge del più forte; il M5S rappresenta, inoltre e indiscutibilmente, un momento di regressione culturale.

Mi pare ovvio che l’errore più grande lo abbia commesso io, scommettendo sulla possibilità che questo movimento politico potesse, in poche stagioni, sanare tutte le ingiustizie che ammorbano la nostra società. Non poteva accadere ed avrei dovuto immaginarlo.

Lascio campo libero a tutti coloro che, oggi, stanno utilizzando il MoVimento per dimostrare agli altri e a se stessi di essere i più adatti, i più capaci a guidare le istituzioni (esattamente come si è sempre fatto nei partiti). Non è questo il percorso. Continuate pure.

Ho la netta sensazione, invece, che il progresso umano, quello della civiltà, passi attraverso un’incessante azione quotidiana. Nessuno può “guidarci” fuori dalle secche delle barbarie sociali. Possiamo farlo solo noi, individualmente e collettivamente, adottando uno stile di vita coerente con i principi che vorremmo vedere realizzati.

Saluto i tanti amici sinceri incontrati durante questi quattro anni. Saluto anche tutti coloro che mi hanno osteggiato ed offeso, perché è soprattutto grazie a loro che ho visto i miei errori ed ho potuto fare un salto di qualità nel mio spirito.

Io non mi piego.