Una crisi inutile per una soluzione scema! Si proprio scema, a livello puerile, determinata da improvvidi “incazzamenti”, da bussola fuori onda, da ritorsioni personali, da promesse e cortesie future amministrative! Questa sembra essere la sostanza che ha creato la crisi e generato il nuovo governo RISI (il terzo)! Lo spessore politico dell’uomo, la sua militanza, la sua esperienza nell’affrontare la soluzione della terza crisi amministrativa sono venuti fuori in modo sbagliato, non corretto della funzione istituzionale, dimostrando poco rispetto e affetto per la Città, per il Popolo che lo ha eletto. Una metamorfosi inaspettata (forse sbaglio perché voluta), un arroccamento improvviso sulla poltrona ha trasformato, agli occhi della gente, il politico, il manager in un soggetto incoerente, inaffidabile, poco rispettoso del ruolo, degli espulsi e di se stesso!

 

Correttezza umana, amministrativa e politica impone che un Sindaco eletto da una maggioranza elettorale resta in carica finché la stessa esiste e lo sostiene!

Se nel percorso nascono dispiacenze o non condivisioni, un Sindaco, un vero Sindaco, vero politico, vero amministratore interviene sui partiti e sulle persone per chiarire, mediare, riorganizzare la coalizione e se la cosa non è componibile all’interno convoca il Consiglio comunale e dichiara CHIUSA LA SUA ESPERIENZA AMMINISTRATIVA.

Un Sindaco invece che sorvola su tutto, dimentica la coalizione iniziale, la modifica in corso d’opera, licenzia tre assessori, sfiducia per ben due volte la propria Giunta, annette a maggioranza proprio quei candidati che hanno votato contro la sua persona e la sua coalizione, regala presenze, partecipazioni, incarichi e deleghe agli stessi come se tutto fosse normale; tutto ciò è deplorevole, non è esempio di coerenza, di linearità, di lealtà e di sintonia con l’elettorato, quanto invece sintomo di trasformismo becero di infausta memoria storica cui il PD si sta adeguando.

Già dall’insediamento la maggioranza iniziale si è allargata la prima volta , divenendo bulgara da 14 a 16 su 24 (snaturando così programma, amicizie, valori, idee e convinzioni) senza realizzare nulla di incisivo, senza alcun beneficio, tanto da essere alla fine sfiduciata dallo stesso Sindaco.

Lungo questo itinerario è facilmente prevedibile la fine! Pagina nera della democrazia neritina!

Oggi quella già maggioranza bulgara si allarga ancora al Consigliere Maccagnano, di Noi x Nardò,con la nomina ad assessore di Mino Natalizio, tenace avversario personale (valente persona amministrativa).

Con questo ulteriore allargamento si concretizzerà l’auspicato rinnovo del percorso amministrativoo è solo l’occasione per passare la “nottata” numericamente, superare lo scempio interno del PD, coacervo di sigle civiche e giungere alle elezioni nazionali?

Se quest’ultimo è il vero disegno allora si spiega il mistero dell’apertura a quanti, sigle e candidati avversari, vengono accolti dopo averlo abbondantemente criticato, messo alla berlina, deriso con allusioni varie, riportato come ballerino-cantante in compagnia di altri soggetti sui cellulari di mezzo mondo neritino.

Questi allargamenti continui non sono educativi e il Popolo li giudica invece come incapacità di governare, di tenere insieme una coalizione, di tradimento ideale e valoriale del voto accordato!

E’ la presa d’atto di un naufragio annunciato!

La verità è, caro Sindaco, che il pastrocchio di sigle che lo sostengono, proprio perché non organiche fra loro, le hanno preordinato e reso effettivo un disegno tendente a determinare una Giunta e una maggioranza in Consiglio meno coesa e più manovrabile ai fini di bottega da attuarenei restanti 18 mesi di amministrazione.

Rifletta bene, non le è stato consentito di fare diversamente, di uscire (ammesso come vero il suo sentimento di dare una svolta seria al percorso amministrativo; se così fosse stato sarebbe rimasto nella maggioranza iniziale, scuotendo le liste e i consiglieri e magari nominando assessori capaci esterni e comunque concertati con i partiti e non contattando direttamente i singoli consiglieri interessati) da certe persone e da certe liste, che da anni fanno il bello e cattivo tempo in Città!

Ci auguriamo e le auguriamo di non essere stato subissato da richieste cortesi, da promozioni indebite, damobilità compiacenti, da assunzioni nepotistiche, da progettazioni faraoniche cementificanti il territorio, bellamente e artatamente illustrate come panacea dello sviluppo socio economico turistico e culturale della comunità.

La coerenza non è da tutti, da un Sindaco il Popolo però se l’aspetta, e come!