Questo il comunicato della Barbanente dopo l’incontro col Sindaco. E’ on line sul sito della regione Nardò. Barbanente: confronto istituzionale doveroso ma nei vincoli di legge. Di seguito, la nota della vicepresidente ed assessore all’assetto del territorio, Angela Barbanente, con la quale puntualizza i termini di quanto contenuto nelle dichiarazioni rilasciate ad alcuni organi di stampa dal Sindaco della città salentina, dopo l’incontro svolto ieri con la Vicepresidente: “Leggo i resoconti di stampa sul breve incontro di ieri mattina con il sindaco di Nardò. La disponibilità al dialogo istituzionale è un dovere di ogni amministratore pubblico ed io non mi sono mai sottratta al confronto, anche sulle questioni più spinose.

Ma la comunicazione richiede un chiarimento. Quel progetto ha avuto un parere sfavorevole dal punto di vista paesaggistico dal Ministero prima e dalla Regione poi, sulla base di robuste motivazioni che ci auguriamo il Consiglio di Stato vorrà accogliere. Ogni dialogo deve fondarsi dunque su un nuovo progetto, diverso da quello proposto, che parta da un’accurata rappresentazione dello stato dei luoghi e degli elementi di valore paesaggistico dell’uliveto storico, i quali devono essere conservati, valorizzati e riqualificati. Non ci spaventano gli attacchi perché abbiamo la coscienza a posto per quanto riguarda il lavoro svolto in dieci anni di amministrazione per migliorare la qualità del territorio e della vita dei cittadini pugliesi, attraendo investimenti, snellendo procedure, dando certezze e opportunità agli investitori.

Non c’è spazio per elencare gli atti, ma per fortuna parlano i numeri. Dal 2007 ad oggi abbiamo attratto 3miliardi di euro di investimenti, con 8.768 imprese coinvolte, anche grazie al più completo ed efficace catalogo di incentivi che esista nelì Paese. Dal 2010 ad oggi abbiamo rilasciato ben 165 pareri su piani urbanistici esecutivi in aree tutelate dal punto di vista paesaggistico, e di questi, 156 sono stati favorevoli, con soli 9 dinieghi. Ma questi, si sa, non fanno notizia! Ed è giusto che sia così perché l’espressione di pareri favorevoli per i progetti di qualità rientra nei nostri doveri. Ma è bene ricordare che rientra nei nostri doveri anche respingere i progetti che distruggono l’ambiente in nome di una eco-compatibilità declamata ma non dimostrata da documentazione tecnica.”