Il primo maggio? Un’occasione per liberarsi dal ricatto lavorativo. A partire dall’ultimo decennio dell’800, in gran parte del mondo, si celebra il primo maggio, Festa dei Lavoratori. Una data svuotata di ogni significato in un contesto nazionale di disoccupazione galoppante e precariato endemico, soprattutto tra i giovani.

 

Quest’anno la coincidenza con la campagna elettorale per le elezioni per il rinnovo del parlamento Europeo ci induce ad una profonda riflessione. Sempre piu spesso il lavoro viene vissuto da molti connazionali e da tantissimi conterranei come motivo di ricatto. La promessa dello stesso frutta, a chi imprudentemente la utilizza, messe di consensi.

Abbiamo utilizzato, quindi, il nostro strumento forse più noto ed efficace, l’apposizione di uno striscione, per denunciare come spesso i comitati elettorali e le sedi di partito siano divenuti per i nostri concittadini moderni “uffici di collocamento”.  Abbiamo, dunque, apposto uno striscione su via Galatone per ricordare ai nostri concittadini che l’unico vero Ufficio di Collocamento neretino è quello di via San Pietroburgo invitandoli a diffidare dalle imitazioni…
Il ricatto lavorativo torna nel corso di ogni campagna elettorale puntualmente a galla. Invitiamo i nostri cittadini a votare persone competenti in grado di creare posti di lavoro per tutta la Comunità e non per una élites di servi.

 

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