
Nel verbale di deliberazione di giunta comunale n 210 del 15/05/2017 notiamo con estrema meraviglia che una parte della struttura immobiliare di Piazza S. Pietro (tre stanze per 123,7 mq) di proprietà del comune di Nardò è stata data in affitto per una somma di euro 1540,00 annui pari a 128 euro mensili all’associazione sportivo dilettantistica no profit denominata “Swatt Nardò” nella figura del suo presidente sig. Cosimo Paglialunga.
Sin qui nulla di anomalo se non ci fosse da ridire sull’esiguità del prezzo fissato che non rispetta i valori reali di mercato ma se la valutazione è stata fatta in maniera formalmente corretta nulla da eccepire.
Da dover sicuramente chiarire, invece, ci sono i successivi aspetti usciti fuori da questo contratto atipico di locazione immobiliare. L’immobile necessita di interventi di risanamento e di risistemazione valutati,non si sa da chi, con un computo metrico del valore di euro 18.494,68 oltre iva ( Euro 22.563,15) che l’associazione in questione si impegna a realizzare a scomputo di mensilità future ottenendo per questo aspetto la godibilità della struttura per oltre 14 anni per la precisione 175 mensilità.
A questo punto la logica inizia a scontrarsi con la fantasia : Un ente pubblico come può affidare un intervento di risanamento di un immobile che appartiene ai cittadini a un privato senza fissare una gara d’appalto per ottenere un contenimento dei costi previsti in preventivo?
Anche se la legge offre la possibilità di affidare in maniera diretta i lavori da svolgere con urgenza, sotto i 40 mila euro, la “trasparenza”, la legge di Stabilità e un’amministrazione da buon padre di famiglia impongono a qualsiasi governo cittadino di valutare tutte possibilità di risparmio prima di procedere alla spesa di risorse pubbliche visto soprattutto che, allo stato attuale, non esiste alcuna emergenza per affrettare senza motivo i lavori posti in essere.
Perchè non interessare più aziende per cercare di trattare al ribasso il preventivo di spesa? E’ facile pensare che questo modo di agire riporti al famoso detto dialettale: “Sordi di altri Curescia larga”.
Dopo questa prima considerazione ne esiste da fare un’altra non meno importante della precedente l’immobile ha ricevuto da pochi anni una ampia e importante ristrutturazione quindi se si sono verificate nel frattempo delle infiltrazioni per delle fessure sul solaio perchè non si sono fatte per tempo delle verifiche tecniche per capire se le stesse son dovute a fattori di cedimenti strutturali o all’uso,negli interventi, di materiali non idonei allo scopo?
Nel secondo caso i responsabili dei lavori eseguiti non a regola d’arte dovrebbero essere la ditta appaltatrice e il direttore dei lavori che non ha effettuato i dovuti controlli. Come mai questi azioni obbligatorie non sono state fatte prima di procedere a una spesa forse in parte non attribuibile ai cittadini?
Per concludere visto il “modus operandi” di questo governo cittadino forse è bene che qualche associazione priva di sede presente sul territorio prenda esempio da questi affidamenti estemporanei per offrire la tinteggiatura di porte e finestre per ottenere in cambio una decina di anni di locazione gratuita oppure ancor meglio la cura del giardino o la pulizia dell’immobile per aggiungerne altri 10.
Ci sarebbe da ridere se i danni commessi da questi scienziati amministrativi non ricadrebbero sulle spalle dei cittadini. E’ bello vedere come un governo in carica per 5 anni possa alienare la disponibilità di un bene pubblico ben oltre la durata del proprio mandato entrando nei piani dei futuri i prossimi due che verranno senza ricevere in cambio somme adeguate per le finanze comuni ma solo per il puro mantenimento dell’immobile locato.