Si è svolto nell’aula consiliare del comune di Nardò, con una notevole partecipazione di addetti ai lavori, l’auspicato incontro chiarificatore tra le delegazioni dell’amministrazione neritina e quella cesarina.Presenti all’incontro oltre ai due sindaci anche il primo cittadino di Avetrana e il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Cristian Casili a dare il loro contributo sulla buona riuscita del colloquio.

Prendendo la parola il sindaco neritino Mellone ha ribadito, nel suo intervento, che la scelta fatta dalla sua amministrazione di giungere alla revoca del protocollo d’intesa sottoscritto dal suo predecessore con Aqp e Porto Cesareo non si configura in un atto intimidatorio volto a negare una soluzione condivisa anzi la presa di posizione , fatta passare dai media pronti ad aizzare come una contesa dovuta ad un atteggiamento disfattista e battagliero del primo cittadino, in realtà era solo un mezzo roboante per chiedere chiarezza nei confronti della regione e soprattutto dal suo governatore Emiliano che in più occasioni aveva ribadito la volontà di voler eliminare, in tutta la Puglia, gli scarichi a mare per i reflui fognari .

 

Questo suo impegno è stato esposto in più occasioni rafforzato inoltre dall’ idea di modificare al più presto il piano della tutela delle acque della regione ,PTA ,che prevede come recapito finale il mare, secondo queste linee tracciate con soluzioni alternative come il ripascimento della falda acquifera in attesa di poter essere attuate subito dopo il via libera della comunità europea previsto entro la fine dell’anno 2016 .

Di contro il sindaco di Porto Cesareo Albano nel ringraziare per l’apertura della vicina Nardò a un dialogo disteso e costruttivo confermava le perplessità e i timori sorti dall’azione unilaterale messa in atto dal consiglio comunale neritino. Timori accesi dall’allungamento dei tempi per un’opera non più procrastinabile per la marina e per la salubrità dell’ambiente cittadino.

Queste paure sono state fugate dall’intervento chiarificatore dell’assessore all’ambiente Graziano De Tuglie che ha rassicurato il primo cittadino che il fine della nostra città non è quello di privare il vicino paese di un progetto vitale ma di unire gli intenti per ottenere presso le sedi opportune un cambiamento di rotta da parte degli organi decisionali per potenziare il livello di depurazione, attraverso impianti idonei, tale da ottenere acque depurate in tabella 4 riutilizzabili in agricoltura idonee soprattutto a non danneggiare in alcun modo l’ambiente circostante di qualsiasi recapito finale venisse scelto per queste acque .

Con questo tipo di livello depurativo si supererebbe inoltre lo sversamento in mare e la necessità della costruzione della condotta sottomarina con enormi risparmi per la comunità e con controlli più sicuri sui processi lavorativi prevedendo anche come possibile recapito finale lo sbocco a raso sulla battigia per le eventuali emergenze nei periodi invernali vista la qualità delle acque da conferire per brevi periodi.

Dello stesso tenore gli interventi del consigliere regionale Casili e del sindaco di Avetrana che avvaloravano l’esigenza di costruire un fronte comune di tutti i soggetti coinvolti per far cedere il governo regionale sulle richieste dei cittadini per la salvaguardia dell’ambiente marino bene comune e indivisibile.

Questo clima idilliaco è stato interrotto dall’intervento del consigliere di minoranza cittadina Siciliano che sebbene abbia rivolto un plauso per l’incontro verso tutti i presenti per l’intesa raggiunta ,nel confermare il suo impegno affinchè un’ opera così dannosa per l’ intero Salento e Nardò in particolare non fosse costruita non ha perso l’occasione di lanciare strali diretti contro i suoi stessi compagni di partito per averlo osteggiato e contrastato nel suo impegno ribadito in questa sede.

Questa battaglia il consigliere è pronta a portarla avanti anche durante il congresso del suo partito nei prossimi giorni e riaffermarla al cospetto di Emiliano dal quale attende risposte certe dopo i tanti proclami enunciati in più occasioni sul cambiamento di rotta per i reflui depurati già detto in precedenza.Al termine dei lavori si è aperta una parentesi anche sulla manifestazione che si terrà il 23 ottobre alle ore 18 in piazza Tre Palme a Nardò . Il comune di Porto Cesareo ha chiesto lumi sull’opportunità o meno di lasciare in piedi l’evento visto il punto di incontro raggiunto.

Il sindaco Mellone spiegando al vicino Albano che la manifestazione non era stata organizzata dall’ amministrazione ma in modo spontaneo da un gruppo di cittadini ha sottolineato come l’intenzione del promotore Roberto De Pace , presente in aula, non fosse certo quella di cercare una qualsiasi forma di protesta rivolta verso la marina vicina ma bensì di amplificare la voce del dissenso contro i poteri forti e la regione Puglia che continuano a essere sordi alle esigenze delle cittadine salentine che si affacciano sul mar Ionio. Lo stesso De Pace prendendo la parola estendeva l’invito a partecipare al sindaco Albano e a tutti i presenti per la manifestazione di domenica per ribadire in quella sede pubblica i termini dell’accordo raggiunti durante l’incontro.Speriamo che questo clima disteso possa continuare a rimanere tale nei tavoli di confronto agguerriti che sicuramente nasceranno da domani in avanti nelle sedi che contano.

Se si riuscisse a mantenere compatto un fronte comune difficilmente la Regione e Aqp potranno rimanere fermi sulle loro posizioni di comodo dettate da interessi già stabiliti.

E’ giunta l’ora di riaffermare che la volontà popolare supera qualsiasi intrigo di palazzo e che il bene comune come il mare non si può svendere per ragioni che non hanno alcuna concretezza e necessità . Nardò in special modo ha subito moltissimi danni ambientali nel corso degli anni e i risultati si vedono con l’incidenza delle malattie e l’aumento della mortalità tra i propri cittadini. La salute pubblica non si può in alcun modo barattare con qualsiasi oggetto prezioso, questo pensiero è rivolto a coloro che ancora cercano di difendere l’assurdo protocollo d’intesa sottoscritto dalla vecchia amministrazione.

Aladino Aloisisegretario Riprendiamoci Nardò